I presupposti per una ricerca storica efficace
Tanto per cominciare
Chi intraprende una ricerca lo fa partendo da una certa infarinatura scolastica sull’argomento, tanto per iniziare quello che vuole studiare con un po’ di metodo e nozioni di base. Nel nostro caso la storia è materia di scuola dall’inizio fino ai 18 anni sicché nessuno è a digiuno di temi e anche della modalità di approccio ad essi. Certo che se qualcuno vuole approfondire sia gli argomenti che il modo con cui affrontarli non gli resta che impegnarsi a proseguire il percorso ben oltre quell’età. È una scelta obbligata per qualsiasi oggetto di studio. Si tratta a questo punto di decidere se farsi prendere per mano, cioè continuare con la scuola, oppure svolgere un’attività autonoma. Anche scegliendo la prima via comunque questa, alla lunga, ha un termine oltre il quale si dovrà affrontare il proprio percorso in autonomia.
Il livello di autonomia nella ricerca
La ricerca ha bisogno di informazioni e quindi si pone il problema di dove reperirle. Durante un cammino di specializzazione si usano testi di altri esperti del settore. Leggendoli non si acquisiscono solo le notizie che contengono, ma spesso, o in parte, anche il modo di esporle e di rintracciarle. Chi scrive offre a chi le legge i propri punti di vista sugli oggetti che ha incontrato, rendendo inevitabile che, in qualche misura, il lettore assimili questi e quelli. La capacità di quest’ultimo, se vuole mantenere la propria autonomia di valutazione, si valuta nel saper andare oltre quanto gli è stato proposto. Ciò significa: cercare altri libri scritti da altri autori ma senza affidarsi a loro acriticamente.
Una maggiore maturità si dimostra dal saper scoprire, a parità di informazioni studiate, relazioni ulteriori tra esse e ampliare o rendere più assennate le spiegazioni che le riguardano.
Metodo e strumenti
Abbiamo detto “a parità di informazioni”, perché qui si inseriscono due fattori importanti: il metodo con cui si approccia la questione e gli strumenti adoperati.
Sul metodo abbiamo discusso tante volte e qui non ci resta che riproporre i riferimenti ai documenti delle pagine redatte, ad esempio nel Giovanni Battista - La storia mai raccontata.
Sugli strumenti adoperati ci spieghiamo con un semplice esempio. Supponiamo di avere un reperto antico da analizzare (una lapide, una mummia, un vaso di ceramica, ecc.). È ovvio che con il progredire della tecnologia le analisi aggiungono informazioni sempre maggiori spesso neanche immaginate dai primi scopritori di quel reperto. Pensiamo alle tomografie, esami del DNA, indagini con il radiocarbonio, tutti sistemi che sono disponibili da meno di un secolo. Pensiamo anche solo alla decifrazione delle lingue antiche, come i geroglifici che è possibile tradurre solo da due secoli.
Oltre a diagnosi tanto specialistiche, il ricercatore al giorno d’oggi può usufruire di:
- biblioteche digitali molto copiose e di rapido accesso
- strumenti per leggere testi con possibilità di traduzione quasi in simultaneo
- programmi per l’analisi massiva di dati.
Tempo, intuizione e tenacia
Per impegnarsi in una ricerca, a tutti gli ingredienti suesposti si devono aggiungere tre elementi fondamentali: tempo, intuizione e tenacia. (Non abbiamo citato le disponibilità economiche sia perché le diamo per scontate sia perché non sono eccessive, diciamo paragonabili a quelle di un qualsiasi popolare hobby). Su questi ci soffermiamo come segue:
- tempo: non si quantifica né in giorni né in mesi bensì in anni di studio se si vuole raggiungere un risultato originale
- intuizione: va a braccetto con il coraggio e il rischio, ovvero è inutile avere idee e “illuminazioni” se non le si mette alla prova
- tenacia: non ci si ferma di fronte a nessun ostacolo, al limite si passa a lato e si cambia strada.
Da ultima la ciliegina sulla torta: l’umiltà. Ovvero lo stato d’animo che dispone ad accettare le critiche e alla capacità di mollare la presa quando l’oggetto proposto non merita la nostra difesa, oppure la strada imboccata non porta a risultati degni di nota.
Riepilogando questi sono gli elementi che ci hanno sorretto nel percorso iniziato nel 2002 e che ancora ci inducono a scrivere: informazioni, strumenti di analisi, tempo, intuizione, tenacia e umiltà.
Se avete tutti questi ingredienti allora il risultato atteso prima o poi salterà fuori. Anzi, nel nostro caso, è andato ben oltre le aspettative perché oltre a comprendere il cristianesimo ha fornito risposte a questioni storiche e religiose che coprono più di 3 millenni di storia.