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Da DEI RICCHI.
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|testo=Le contraddizioni dell’insegnamento religioso sono un terreno su cui si imbattono non solo quelli che lo criticano ma pure quelli che lo praticano. Quindi di materiale su cui discutere ce n’è veramente a bizzeffe.<br>Nei nostri libri non ci siamo occupati di esse per lo più quando le abbiamo incontrate nei racconti storici, meglio ancora in quelli biblici. Ne sono nate le migliori scoperte, ma immaginiamo che per un  credente valgano ben poco, ancorato com’è alla sua fede (che per lo più nasconde la sua ignoranza).<br>In Internet abbiamo trovato ben poche immagini che si occupano delle contraddizioni storiche. Effettivamente il critico razionalista e l’ateo in generale si dedicano molto più all’ideologia religiosa che alla sua genesi storica. Vabbè, quest’ultimo campo è pane per i nostri denti, agli altri il resto.
 
|testo=Le contraddizioni dell’insegnamento religioso sono un terreno su cui si imbattono non solo quelli che lo criticano ma pure quelli che lo praticano. Quindi di materiale su cui discutere ce n’è veramente a bizzeffe.<br>Nei nostri libri non ci siamo occupati di esse per lo più quando le abbiamo incontrate nei racconti storici, meglio ancora in quelli biblici. Ne sono nate le migliori scoperte, ma immaginiamo che per un  credente valgano ben poco, ancorato com’è alla sua fede (che per lo più nasconde la sua ignoranza).<br>In Internet abbiamo trovato ben poche immagini che si occupano delle contraddizioni storiche. Effettivamente il critico razionalista e l’ateo in generale si dedicano molto più all’ideologia religiosa che alla sua genesi storica. Vabbè, quest’ultimo campo è pane per i nostri denti, agli altri il resto.
 
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Versione delle 22:15, 4 mar 2021

Ateismo
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C’era una volta un bel libro intitolato Storia dell’ateismo. Pubblicato prima in Francia e poi, nel 2000, anche in Italia, attualmente sembra non più reperibile se non usato e pagandolo anche a peso d’oro. Chissà perché. AAA cercasi editore volenteroso per testi che non siano apologetici.

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Avidità
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Non conosciamo confessioni religiose che vivano nella povertà. Ma questo non è esecrabile quanto lo è predicarla ma vivere nell’abbondanza che spesso travalica il lusso e lo sperpero. Questa è la condizione in cui opera la Chiesa, praticamente da quando è nata. Una contraddizione che non può passare inosservata e che è motivo di rimproveri da secoli da parte di chi vorrebbe la Chiesa più vicina ai poveri secondo una lettura compassionevole del dettato evangelico.
Ricordiamo inoltre che motivi di soldi furono già all’origine della scissione tra protestanti e cattolici ai tempi di Luthero.
Le vignette sono tante anche in questo caso e abbiamo cercato di raggrupparle lasciando una categoria a parte per il Concordato tra la Chiesa Cattolica e lo Stato Italiano.

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Catechismo
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Le contraddizioni dell’insegnamento religioso sono un terreno su cui si imbattono non solo quelli che lo criticano ma pure quelli che lo praticano. Quindi di materiale su cui discutere ce n’è veramente a bizzeffe.
Nei nostri libri non ci siamo occupati di esse per lo più quando le abbiamo incontrate nei racconti storici, meglio ancora in quelli biblici. Ne sono nate le migliori scoperte, ma immaginiamo che per un credente valgano ben poco, ancorato com’è alla sua fede (che per lo più nasconde la sua ignoranza).
In Internet abbiamo trovato ben poche immagini che si occupano delle contraddizioni storiche. Effettivamente il critico razionalista e l’ateo in generale si dedicano molto più all’ideologia religiosa che alla sua genesi storica. Vabbè, quest’ultimo campo è pane per i nostri denti, agli altri il resto.

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Citazioni
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Riportiamo negli articoli di questa categoria una serie di citazioni di autori più o meno antichi. Li abbiamo elencati per secoli in cui sono vissuti, aggregando quelli nati prima del XVIII secolo in una categoria a sé stante in quanto meno numerosi.
C’è un fattore da considerare: di nessuna di queste citazioni siamo sicuri né del testo né dell’autore. Quindi il lettore faccia bene attenzione nel formulare affermazioni del tipo “il tal dei tali ha detto che…” basandosi sulle citazioni che trova qui come altrove in internet. Spesso le frasi sono estrapolate, tagliate, tradotte a senso, in poche parole non corrispondenti ad un originale. In più non sappiamo se un personaggio è effettivamente l’autore di ciò che gli viene attribuito.
Per dipanare tutti questi dubbi è necessaria un’attenta ricerca che conduca agli originali. I quali dovrebbero essere cartacei, almeno tornando indietro nei secoli. Questa ricerca, per motivi di tempo, non può essere nostra in quanto il compito che ci siamo prefissi non la comprende. Il lettore dotato di preziosa curiosità la farà di sua iniziativa e, se ne verrà a capo, sarà bene accetta la comunicazione da parte sua di quello che avrà trovato.

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