
Chi conosce il Vecchio Testamento sa che è un libro tutt’altro che spiritoso. Nonostante il cipiglio che si porta appresso dall’inizio alla fine della narrazione, le contraddizioni che i suoi racconti manifestano fanno scaturire interpretazioni molto divertenti.
Dalla Creazione fino ai Salmi, passando per le mitiche imprese di Noè e di Mosè, si trovano vari motivi per sorridere di quello che viene tramandato come “verità rivelata“.
Una bella rassegna che poi si ritrova, con episodi del tutto diversi, anche nel Nuovo Testamento.