L'ideologia sottovalutata
Occidente è una denominazione che va molto di moda nei discorsi divulgati in ogni dove e va di moda per differenziare alcuni Paesi da altri. Gli elementi utilizzati per distinguere sono per lo più la libertà di espressione e la democrazia, ovvero quelli per cui:
- chiunque può dire o pubblicare quello che vuole
- le elezioni si svolgono a cadenza e in modo regolare.
Libertà e democrazia sembrano i valori fondanti di una società evoluta. Poi, a guardare un po’ meglio, si scopre che i Paesi dell’Occidente sono anche:
- cristiani ed ebrei, non mussulmani, né di qualche religione orientale
- democratici, al massimo socialisti, ma non comunisti.
A guardare ancora meglio i Paesi dell’Occidente coincidono con la UE a cui si aggiungono gli Stati dove gli europei sono emigrati soppiantando quasi del tutto le precedenti popolazioni.
In tale catalogazione non emergono gli interessi economici, perché essi non appartengono a un particolare popolo. Viene però generalmente accettato che sono proprio questi ad alimentare le azioni dei Paesi stessi.
Un discorso che volesse spiegare come va il mondo non potrebbe sottacere nessuno degli elementi che abbiamo elencato perché rimangono interrogativi aperti che proprio in questi ultimi anni sono davanti agli occhi di tutti. Ci riferiamo alla brutalità delle aggressioni contro popoli interi che sfociano nella categoria del genocidio. Nelle discussioni la giustificazione di tali atti non tocca mai il terreno religioso. O meglio, è vietatissimo scagliarsi contro la Chiesa e la religione ebraica, in quanto reputate radici dell’Occidente, mentre è tollerato criticare tutte le altre con punte che arrivano alla demonizzazione di quella islamica (spesso posta sullo stesso piano del vituperato ateismo).
Inoltre, a braccetto con la difesa della religione cristiana ed ebraica abbiamo anche quella del sistema politico ed economico (capitalistico), agli antipodi dell’odiatissimo comunismo.
Il connubio tra religione, sistema politico ed economico non viene più considerato pubblicamente, ma ciò a scapito della comprensione di quello che accade nella società. Perché porta ad escludere la responsabilità delle fedi praticate nei contrasti tra i Paesi, in barba a qualsiasi evidenza. Al contrario la Chiesa, ad esempio, viene tirata in ballo solo per annunciare le volontà di pace proclamate dai suoi alti vertici, anche se espresse sempre a mezzo di ripetitivi discorsi di circostanza.
Mentre è quindi diffuso l’accanimento contro questo o quel personaggio politico, nulla viene mosso contro quelli religiosi e le ideologie che diffondono.
Ci sdegniamo dei bombardamenti e dei massacri, ma nessuno mette in discussione le ideologie che sorreggono tali azioni, perché si pensa che non vi sia correlazione tra queste e quelli. Un grande errore che pregiudica il miglioramento dello stato delle cose. La storia insegna che i leader hanno bisogno di popoli convinti a sostenerli nelle loro imprese. Una massa senza convinzioni preferirà sottomettersi o morire senza combattere.
D’altro canto ideali costruiti sulle falsità genereranno orrore e distruzione contro la natura e contro l’umanità.
Un’esemplificazione di quello che abbiamo scritto sopra lo possiamo apprezzare dalla carrellata di foto proposte in un nostro video. Una disamina più approfondita la si legge in Radici cristariane - Le origini dove affrontiamo il connubio tra Chiesa e nazismo, e nel libro L'Eroe che vinse il Male. In quest’ultimo in particolare ci avvalliamo dell’opera di un illustre italiano le cui opere vennero messe all’Indice proprio dalla Chiesa.